Post by Wakinian TankaPost by Soviet_Mario...
guardando la tabella una cosa mi sorprende molto : è una
delle grandezze fisiche dal range intrinsecamente più
ristretto (come ordini di grandezza). Chissà se ciò
significa qualcosa di "profondo" ...
0<=|T|<=|N|
da cui ne consegue che |T|/|N| <= 1, cioe' mu <= 1.
Pero' se cambia l'ambito di cui sopra quella relazione non e' piu' vera e come abbiamo visto puo' essere anche |T| > |N|.
...
Post by Soviet_Marioma il "coefficiente" di rugosità o di ruvidità non è una
variabile di influenza immensa ?
Non so cosa sia, o meglio non so come sia definito (ammesso che esista ma non vedo perche' non dovrebbe :-)
nemmeno io e credo sia insidiosa come definizione almeno
quanto il calcolo della "coastal line" (in altre parole non
esiste una definizione oggettiva di quanto sia lunga la
linea costiera, perché è come integrare una struttura
frattàle ... o fràttale ? largamente autosimile : te ne esce
un numero che cresce all'aumentare della risoluzione).
Ora non ho idea di cosa accada ai gradi intermedi.
Esistono alcuni concetti intuitivi di scala molecolare (al
di sotto dei quali non si scende relativi alla scorrevolezza
dei polimeri e dei materiali compositi fibrati che sono
collegati al cosiddetto "pull-out work" : si è visto che
fibre o cristalli levigati e rettilinei hanno un basso
lavoro di sfibratura (quindi assorbono meno energia nella
frattura), e fibre con ramificazioni o cmq con struttura
aggrovigliata ne assorbono di più (talvolta la forza (non
lavoro) massima opposta dallo sfilamento supera la
resistenza a trazione della fibra e questa preferisce
tranciarsi che venire sfilata, il che non è bene ai fini
dell'energia, perché lo sfilamento si protrae per
spostamenti lunghi, lo strappo della fibra per meno di un
nanometro e poi la forza coesiva crolla subito a zero)
Post by Wakinian TankaPost by Soviet_MarioSe passi due lime uguali da
legno una sull'altra in senso opposto e per caso si
incastrano i dentini, come diventa il coefficiente d'attrito ?
No, non credo che in questo caso si possa parlare di coefficiente d'attrito. Suppongo che si assumano superfici lisce nel senso di asperita' inferiori ad un certo grado.
Post by Soviet_MarioOra questo è un caso estremo, "macro", ma anche a meso-scala
se due superfici "INGRANANO" una sull'altra oppure una (dura
e rugosa) addentella l'altra (e la gomma oppure i metalli
tenerissimi sono molto adatti a lasciarsi imprimere le
dentellature) i coefficienti diventano di sicuro molto
grandi. In questo contesto scorrere implica una sorta di
logoramento e sfilacciatura superficiale.
Calcolami il "coefficiente d'attrito" tra due ruote dentate :-)
non mi sembra tanto difficoltoso (entro certi limiti però,
tipo il fatto di strappare un dente alla volta, cosa non
vera) : prendi la sezione del dente meno resistente delle
due ruote e usi ad es. lo sforzo di taglio. Normalmente si
fa per dimensionare gli ingranaggi, ma presuppone che lavori
un solo dente alla volta. Se il materiale è tenace però come
il primo dente "attivo" si deforma, cominciano a lavorarne i
due adiacenti penso, e prima dello strappo forse altri due.
Quindi per sdentare tutta la ruota di attrito se ne fa
parecchio :)
Avevo visto una turbina e una fresa che, per evitare
problemi simili, avevano uno degli ingranaggi calettati su
un albero liscio con inserimento di un'unica lunetta :
faceva da limitatore di sforzo, siccome turbina e fresa
vanno soggette a "strappi" notevoli, tipo se incappi in un
tronco grosso o se raschi sulle pietre, piuttosto che
mozzare l'albero o sgranare gli ingranaggi, si tranciava la
lunetta.
Post by Wakinian TankaE' evidente che non ha senso proprio come concetto.
mah ... invece io lo vedo solo come un caso estremizzato che
va dalla superficie liscia ideale a quella fatta con denti
dritti rettangolari (l'altro estremo di incastro
"assoluto"), ed è nel mezzo che imho i vari modelli sfumano
in maniera parecchio complicata da descrivere se non in modi
empirici. Tuttavia non penso che si tratti di situazioni
rare concretamente, anzi sono forse la norma anche senza
andare a cercare il velcro o gli ingranaggi
Post by Wakinian Tanka1. necessitino di una precisa definizione
2. necessitino di specificare un preciso ambito di validita'
concordo completamente
Post by Wakinian Tanka...
Post by Soviet_MarioHo sicché la sensazione che più della qualità materiale
delle superfici, conti tantissimo la loro struttura.
"Struttura" ma a livello microscopico, altrimenti come ho detto non ha piu' senso parlare di "attrito".
si ma il microscopico e il macroscopico sono "separati" da
una vasta zona grigia, che mi intriga parecchio.
P.S. a proposito di velchro : l'abbiamo inventato ma fino a
un certo punto : per aumentare la portanza delle penne senza
che si dividano lasciando filtrare l'aria, pare che gli
uccelli abbiano già strutture analoghe
Circa altre meso-strutture, calcolami il coefficiente di
attrito del polpastrello di un GEKO su un vetro liscio e
pulito con vetril. LOL :)
Lì ingranamento non c'è di sicuro, eppure subentrano effetti
bizzarri di ventosa anche senza avere un vuoto apparente.
Non so, l'attrito mi incasina sino all'impasse.
La cosa cmq mi intriga molto per il discorso dello
scorrimento plastico nei polimeri sotto sforzo
Post by Wakinian Tanka16/08/2018 17:12
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Wakinian Tanka
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1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)