bingobongo
2006-11-13 10:38:28 UTC
Leggendo La Termodinamica di Enrico Fermi, edizione Bollati
Boringhieri egli afferma, nell'introduzione, che il principio di
conservazione dell'energia, formulato per la prima volta da Mayer
a metà del novecento, è il primo principio della termodinamica.
Lungi dal criticare siffatta affermazione, specie formulata da un
fisico quale Enrico Fermi, mi sono fermato a riflettere e cercare
di capire.
Il primo principio afferma che la variazione dell'energia interna
è quantificabile mediante la differenza tra calore(ceduto o
assorbito) e lavoro(fatto o subito),
quindi, si fa comunque riferimento ad un sottosistema, dove mi
pare l'energia non si conservi, ma diminuisca o aumenti, solo a
livello del sistema chiuso che lo contiente la quantità di
energia rimane invariata(principio di conservazione).
In più, il primo principio della termodinamica afferma che la
funzione ottenuta mediante la differenza di cui sopra, è una
funzione di stato, per cui in termini matematici, le due
quantità, calore e lavoro meccanico, dipendono da variabili le
quali, variando, variano lo stato del sistema, ma generano
funzioni che sono sempre differenziali esatti.
Il principio di conservazione quindi vale a livello di sistema
chiuso, ma da esso come può stabilirsi il primo principio della
termodinamica?
L'equivalenza tra lavoro meccanico e calore, afferma che se il
bilancio dei lavori compiuti in un sistema chiuso è diverso da
zero, si produce calore o scompare un po' di esso, ma da qui al
primo principio della termodinamica c'è qualche passo in più mi
sembra, quale?
Boringhieri egli afferma, nell'introduzione, che il principio di
conservazione dell'energia, formulato per la prima volta da Mayer
a metà del novecento, è il primo principio della termodinamica.
Lungi dal criticare siffatta affermazione, specie formulata da un
fisico quale Enrico Fermi, mi sono fermato a riflettere e cercare
di capire.
Il primo principio afferma che la variazione dell'energia interna
è quantificabile mediante la differenza tra calore(ceduto o
assorbito) e lavoro(fatto o subito),
quindi, si fa comunque riferimento ad un sottosistema, dove mi
pare l'energia non si conservi, ma diminuisca o aumenti, solo a
livello del sistema chiuso che lo contiente la quantità di
energia rimane invariata(principio di conservazione).
In più, il primo principio della termodinamica afferma che la
funzione ottenuta mediante la differenza di cui sopra, è una
funzione di stato, per cui in termini matematici, le due
quantità, calore e lavoro meccanico, dipendono da variabili le
quali, variando, variano lo stato del sistema, ma generano
funzioni che sono sempre differenziali esatti.
Il principio di conservazione quindi vale a livello di sistema
chiuso, ma da esso come può stabilirsi il primo principio della
termodinamica?
L'equivalenza tra lavoro meccanico e calore, afferma che se il
bilancio dei lavori compiuti in un sistema chiuso è diverso da
zero, si produce calore o scompare un po' di esso, ma da qui al
primo principio della termodinamica c'è qualche passo in più mi
sembra, quale?