Discussione:
convenzione di segno condesatore
(troppo vecchio per rispondere)
il_Fuso
2005-03-28 17:08:50 UTC
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Il comportamento di un condensatore è descritto, ai morsetti,
dall'equazione i(t)=C*dv(t)/dt (1) cui si associa la convenzione degli
utilizzatori (corrente i(t) entrante dal morsetto su cui punta la
tensione v(t)).
Se applico al bipolo la convenzione dei generatori (corrente i(t)
uscente dal morsetto su cui punta la tensione v(t)) il suo comportamento
sarebbe descritto da i(t)=-C*dv(t)/dt (2).
Questa implicita convenzione di segno di cosa è figlia?
Direi che discende da considerazioni energetiche, ma non riesco a vederlo.
Cioè se il bipolo è descritto con la convenzione degli utilizzatori il
lavoro elettrico elementare dW_e=v(t)*i(t)*dt è considerato entrante,
nel caso duale (convenzione dei generatori) dW_e è considerato uscente.
Questo fatto implica le convenzioni di segno delle eqz 1 e 2? Come mai?
Grazie.
Franco
2005-03-29 17:37:21 UTC
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Post by il_Fuso
Il comportamento di un condensatore è descritto, ai morsetti,
dall'equazione i(t)=C*dv(t)/dt (1) cui si associa la convenzione degli
utilizzatori (corrente i(t) entrante dal morsetto su cui punta la
tensione v(t)).
Se applico al bipolo la convenzione dei generatori (corrente i(t)
uscente dal morsetto su cui punta la tensione v(t)) il suo comportamento
sarebbe descritto da i(t)=-C*dv(t)/dt (2).
Questa implicita convenzione di segno di cosa è figlia?
Essendo una convenzione, puoi usare quella che ti pare. Di solito si
tende ad usare la convenzione dei generatori per i circuiti che erogano
energia. Un condensatore non eroga potenza netta (restituisce quella che
ha immagazzinato in precedenza) e quindi pare ragionevole metterlo fra
gli utilizzatori.

Il resto del post non l'ho capito bene. Avevo cominciato una risposta in
cui entrava anche il vettore di poynting, ma preferisco prima che
spieghi meglio il tuo dubbio.
--
Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
il_Fuso
2005-03-30 15:47:34 UTC
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Post by Franco
Il resto del post non l'ho capito bene. Avevo cominciato una risposta in
cui entrava anche il vettore di poynting, ma preferisco prima che
spieghi meglio il tuo dubbio.
Considero i morsetti del condensatore ovvero del bipolo. Utilizzo per
esempio la convenzione degli utilizzatori, allora la porta elettrica
assorbirà un lavoro elettrico elementare dato da dW=v*i*dt.
dW=v*dq
v e q sono quindi variabili di stato del condensatore. Tra v e q possono
sussistere varii tipi di legame, nel caso più semplice si può supporre
che il legame sia lineare ovvero q(v)=C*v derivando rispetto al tempo
ottengo i=C*dv/dt (1).
Mi chiedo ora se la (1) discende in qualche modo dal fatto che
all'inizio ho deciso di considerare il bipolo con la convenzione degli
utilizzatori.
Franco
2005-03-31 17:50:09 UTC
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Post by il_Fuso
Considero i morsetti del condensatore ovvero del bipolo. Utilizzo per
esempio la convenzione degli utilizzatori, allora la porta elettrica
assorbirà un lavoro elettrico elementare dato da dW=v*i*dt.
dW=v*dq
v e q sono quindi variabili di stato del condensatore. Tra v e q possono
sussistere varii tipi di legame, nel caso più semplice si può supporre
che il legame sia lineare ovvero q(v)=C*v derivando rispetto al tempo
ottengo i=C*dv/dt (1).
Mi chiedo ora se la (1) discende in qualche modo dal fatto che
all'inizio ho deciso di considerare il bipolo con la convenzione degli
utilizzatori.
La forma della (1) dipende dalla convenzione usata. Se avessi usato
quella dei generatori avresti avuto un segno meno.

Per vedere se il lavoro elettrico e` entrante o uscente, devi usare il
vettore di poynting (se usi tensioni e correnti e quindi puoi calcolare
facilmente campo elettrico e campo magnetico), oppure la definizione di
lavoro elettrico se usi le cariche.
--
Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
matrix
2005-03-29 18:30:56 UTC
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Post by il_Fuso
Il comportamento di un condensatore è descritto, ai morsetti,
dall'equazione i(t)=C*dv(t)/dt (1) cui si associa la convenzione degli
utilizzatori (corrente i(t) entrante dal morsetto su cui punta la
tensione v(t)).
Se applico al bipolo la convenzione dei generatori (corrente i(t)
uscente dal morsetto su cui punta la tensione v(t)) il suo comportamento
sarebbe descritto da i(t)=-C*dv(t)/dt (2).
Questa implicita convenzione di segno di cosa è figlia?
Direi che discende da considerazioni energetiche, ma non riesco a vederlo.
Cioè se il bipolo è descritto con la convenzione degli utilizzatori il
lavoro elettrico elementare dW_e=v(t)*i(t)*dt è considerato entrante,
nel caso duale (convenzione dei generatori) dW_e è considerato uscente.
Questo fatto implica le convenzioni di segno delle eqz 1 e 2? Come mai?
Grazie.
Deriva dal fatto che gran parte dei bipoli sono passivi.
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