Post by Max"Considerando l'apertura alare e la frequenza del battito delle ali
rapportate al peso, e' scientificamente provato che il coleottero non
puo'
volare.
Vola perche' non lo sa"
Questa frase appare all'esterno dell'Università di Cambridge.
Il mio punto di vista è molto semplice: la legge fisica che
utilizziamo per analizzare il problema non è corretta...
Che ne pensate??
bye Max
La frase non è scritta da nessuna parte a Cambridge (*), ma si trova in un
libro del 1934, "Le Vol Des Insects", dell' entomologo francese Antoine
Magnan, nel quale egli riferisce dei calcoli fatti dal suo assistente di
laboratorio André Sainte-Lague relativamente alla forza di portanza che
si esplicherebbe sulle ali di un bombo (nella frase esatta si
parla di un bombo e non di un coleottero). Tali calcoli indicavano una
forza pari a circa la metà del peso dell'insetto. Peccato che Sainte-Lague
avesse usato dei teoremi validi nelle ipotesi di regime stazionario, non
viscoso, irrotazionale, ecc. Queste ipotesi sono in genere applicabili
al volo degli aeroplani, ma richiedono che il numero Reynolds (Re) sia
molto grande, O(10^5), e l'angolo d'incidenza alfa sia molto piccolo:
entrambi devono essere costanti nel tempo. Ora:
- per molti aerei, Re > 10^7 e alfa < 15 °;
- per api, bombi, ecc. ad ogni battuta Re varia fra 100 e 1000 e alfa
fra 0° e quasi 90°.
Non so se mi spiego.
Naturalmente dal '34 ad oggi la situazione è molto cambiata, ed oltre ai
lavori fondamentali di ricercatori come Michael Dickinson e Charles
Ellington, ricordo che Antony Colozza alla NASA sta costruendo un
insetto volante robot per l'esplorazione marziana. A quanto pare, in
base alle leggi dell'aerodinamica il bombo vola eccome.
Fra i tanti, cita questa frase anche l'economista John Kenneth Galbraith
nel suo "American Capitalism", dove, con un'impressionante dimostrazione
di ignoranza, attribuisce le leggi dell'aerodinamica, e dunque l'errore,
addirittura a Newton, che naturalmente in questa storia c'entra come il
classico cavolo a merenda...
Ciao,
Andrea
(*) Sul sito dell'università non si accenna mai alla presenza di una simile
frase nella facoltà, ma soprattutto Charles Ellington, ricercatore di
Cambridge che studia e pubblica sul volo degli insetti, pur avendo in varie
interviste accennato a tale frasi, non ha mai detto che fosse riportata in
qualche dipartimento di Cambridge.