Post by Carlo MilanesiPost by GiulioOn Sat, 16 Jun 2007 06:31:46 -0700, argo
La temperatura della cromosfera resta però un problema irrisolto ;-)
A me la situazione sembra molto semplice, e non vedo la necessita' di
introdurre gli effetti di campi magnetici.
Le particelle della fotosfera non hanno tutte la stessa energia
cinetica, ma alcune solo piu' veloci e altre piu' lente.
Le particelle che hanno una velocita' superiore alla velocita' di fuga
gravitazionale del Sole, e diretta verso l'esterno, si allontanano a
grande velocita' dalla fotosfera.
Ti ringrazio per lo spunto dialettico.
E' possibile che io abbia sbagliato i conti o l'impostazione della
stima, ma penso che qualcosa di vero in quel che dirò c'è.
Quello che sappiamo è che il sole cede 800 Kg di materia
al secondo. La densità n del sole è 1.4 10^3 Kg/m^3 e la velocità
di fuga è v_f 6 10^5 m/s. Il raggio è circa r = 7 10^8 m. Il flusso di
materia
verso l'esterno con una velocità dell'ordine della velocità di fuga
(che è anche la velocità osservata del vento solare circa 400 Km/sec,
pur con larghe fluttuazioni), per la densità n tutta intera sarebbe
di circa 6 10^27 Kg/s, contro gli 800Kg/s che in effetti passano.
Allora la densità di materia con la velocità di fuga sarà una frazione
di circa 10^(-25) della densità n. 10^(-25) corrisponde a circa
10 deviazioni standard (erfc(x) = e^(-x^2)/x dove x conta le deviazioni
standard) della distribuzione gaussiana. Dalla velocità di fuga puoi
valutare allora una deviazione standard di circa 5 x 10^4 m/s. Che
corrisponde
ad una temperatura dell'ordine di grandezza di qualche milione di gradi.
Questa sarebbe la temperatura necessaria a garantire un flusso tanto bene
alimentato quanto quello osservato. E corrisponde anche all'energia
cinetica effettivamente, con metodi indiretti di spettrometria, osservata
nella cromosfera:
http://it.wikipedia.org/wiki/Vento_solare
ma questa energia cinetica è, al tempo stesso, migliaia di volte più
alta della energia cinetica che corrisponderebbe alla
temperatura media delle particelle che vivono nella fotosfera.
Se ad alimentare il vento solare fosse deputata la corrispondente
equazione di Maxwell-Boltzmann, la frazione di particelle che hanno
capacità di disperdersi sarebbe e^1000 volte più bassa, in
pratica non osserveremmo alcun vento solare.
Post by Carlo MilanesiPertanto la corona e' costituita da quelle particelle, selezionate
statisticamente, che stanno sfuggendo dal Sole.
Non ci si deve chiedere come fa il sistema a rimanere in equilibrio
termodinamico, in quanto non si tratta di un equilibrio: la corona e' la
parte di Sole che si sta disperdendo nello spazio.
- La temperatura della corona e' circa 2,2 M°K.
- Per la teoria cinetica dei gas, in un gas a 2,2 M°K, la velocita'
quadratica media di un protone e' circa 234 Km/s. Per un elettrone e'
molto piu' alta.
- La velocità di fuga del Sole è 618 km/s, circa 2,64 volte la velocita'
media di un protone.
Tutto corretto, ma in breve la questione si può sintetizzare in questi
termini: come fanno a coesistere, ovvero in base a quale meccanismo
dinamico si può spiegare la coesistenza, di particelle con energia
cinetica media dell'ordine di 6000 K con i flussi osservati di particelle,
di energia cinetica media tanto più alta? Una parziale spiegazione
sta nella presenza di campi magnetici nel sole che intrappolano
stabilmente una parte dell'energia prodotta dal sole in flussi ordinati
di materia che non subisce i processi collisionali comuni di dissipazione
in energia cinetica. La frazione di energia interessata da questi "canali
privilegiati" di espulsione è una frazione che puoi stimare facilmente
sapendo che la costante solare è di 3.86 10^26 W mentre la massa
che alimenta il vento solare ammonta a circa 800 Kg/s. L'energia
cinetica del vento solare è dunque alimentata con una potenza dell'ordine
di 10^13 W. Ovvero una frazione dell'ordine di 10^-13 volte dell'intera
quantità di energia prodotta dal sole. Potremmo fare un paragone del
tutto improprio con la frazione della quantità di energia di 174 x 10^15 W
che la terra riceve dal sole e che converte in energia cinetica del vento,
a fronte della frazione che converte in energia termica. Potremmo anche
chiederci quanto tempo impiega questa energia a dissiparsi in energia
cinetica. Il carattere improprio del paragone è dovuto proprio al fatto che
nel sole le particelle sono intrappolate da campi magnetici che favoriscono
un fenomeno di conversione dell'energia più stabile, in pratica le celle
convettive dei moti atmosferici sono sostenute solamente dai gradienti
di pressione, mentre i campi magnetici possono produrre strutture molto
più dinamiche.
Post by Carlo MilanesiData la distribuzione non uniforme delle velocita' dei protoni della
corona, una parte non trascurabile sfugge al campo gravitazionale, e i
protoni della parte rimanente compiono comunque ampie traiettorie
paraboliche, allontanandosi temporaneamente dalla fotosfera.
Il punto è che lo fanno in getti concentrati, i cosiddetti flares o
brillamenti solari che sono sostenuti dal campo magnetico.
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