Discussione:
Corpo umano e caduta libera.
(troppo vecchio per rispondere)
Giulio Severini
2005-06-09 09:16:23 UTC
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Ho letto una volta di un tizio caduto da 1000 mt di altezza,
precipitato su un albero, finito fratturato ma VIVO.
E ne ho letti altri di casi come questo. Mi chiedo dunque: qual è
l'altezza massima da cui un corpo umano può cadere in caduta libera
con possibilità di sopravvivenza prendendo come riferimento del punto
di impatto la terra comune e un individuo perfettamente sano e anche
bello robusto?
Grazie :)
zelaph
2005-06-10 14:30:06 UTC
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io invece ho letto tante volte di gente che è caduta dal letto
spezzandosi l'osso del collo.
Spero che ti faccia capire il senso della domanda che hai fatto

Ciao
Stefano Gemma
2005-06-10 14:54:50 UTC
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Post by Giulio Severini
Ho letto una volta di un tizio caduto da 1000 mt di altezza,
precipitato su un albero, finito fratturato ma VIVO.
E ne ho letti altri di casi come questo. Mi chiedo dunque: qual è
l'altezza massima da cui un corpo umano può cadere in caduta libera
con possibilità di sopravvivenza prendendo come riferimento del punto
di impatto la terra comune e un individuo perfettamente sano e anche
bello robusto?
Sicuramente non oltre il punto in cui l'aria è così rarefatta e fredda
da farlo morire subito ;) A parte gli scherzi, oltre una certa altezza, la
velocità di caduta rimane praticamente costante, grazie alla resistenza
dell'aria.

Stefano
Gigino Core Pazzo
2005-06-10 17:32:17 UTC
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.....qual è
l'altezza massima da cui un corpo umano può cadere in caduta libera
con possibilità di sopravvivenza prendendo come riferimento del punto
di impatto la terra comune e un individuo perfettamente sano e anche
bello robusto?
Ciao, non so rispondere, pero' teniamo presente che un grave che cade in un
fluido raggiunge una velocita' limite. Quindi, supponendo che la densita'
dell'aria non vari eccessivamente nell'intervallo delle possibili quote
considerate, credo che, una volta sperimentata una certa altezza, altezze
maggiori producano, al momento dell'impatto, la stessa velocita', quindi gli
stessi effetti.
Naturalmente, questo e' un discorso MOLTO APPROSSIMATIVO: bisognerebbe
tenere conto dell'orientamento e della "forma geometrica" assunta dal corpo
che cade, poi del fatto che la densita' dell'aria non e' costante, ecc.
In sintesi, l'unica cosa che voglio dire e' che, probabilmente, se e' vero
che quell'uomo non ci e' rimasto secco cadendo da 1000 m, probabilmente, se
fosse caduto allo stesso modo, non ci sarebbe rimasto secco anche se
l'altezza fosse stata, per esempio 1250 m.
Ciao.
--
Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
***@gmail.com
Josef K.
2005-06-10 19:53:58 UTC
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On 9 Jun 2005 02:16:23 -0700, "Giulio Severini"
Post by Giulio Severini
Ho letto una volta di un tizio caduto da 1000 mt di altezza,
precipitato su un albero, finito fratturato ma VIVO.
E ne ho letti altri di casi come questo. Mi chiedo dunque: qual è
l'altezza massima da cui un corpo umano può cadere in caduta libera
con possibilità di sopravvivenza prendendo come riferimento del punto
di impatto la terra comune e un individuo perfettamente sano e anche
bello robusto?
Grazie :)
Secondo me non c'è un limite, ci vuole una incredibile "botta di
culo".
Il corpo umano raggiunge una velocità limite in caduta libera di circa
200km/h indipendentemente dall'altezza (poi dipende dalla posizione
ecc...) per cui quei casi, qualcuno l'ho letto anche io, sono dovuti a
circostanze incredibilmente fortunate nel punto di atterraggio più che
all'altezza.


Rob
Moonself
2005-06-11 13:29:31 UTC
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"Giulio Severini" ha scritto nel messaggio
Post by Giulio Severini
Ho letto una volta di un tizio caduto da 1000 mt di altezza,
precipitato su un albero, finito fratturato ma VIVO.
E ne ho letti altri di casi come questo. Mi chiedo dunque: qual è
l'altezza massima da cui un corpo umano può cadere in caduta libera
con possibilità di sopravvivenza prendendo come riferimento del punto
di impatto la terra comune e un individuo perfettamente sano e anche
bello robusto?
Grazie :)
Alla tua domanda non so rispondere :)
Però posso dirti che, ovviamente, dopo una certa altezza la velocità
di caduta smette di aumentare in quanto si raggiunge l'equilibrio tra
forza di gravità e forza di attrito dovuta all'aria. La velocità
limite di un corpo umano che cade "piatto" è, in genere, attorno ai
180km/h, cioè circa 50 m/s.
La fase di accelerazione dura circa 12 secondi. Credo che per una
caduta da 1000 metri si possa considerare "praticamente" raggiunta la
velocità limite. A questo punto sopravvivere dipende semplicemente da
gran fortuna, non credo dalla robustezza. Cadendo su un albero forse i
rami intervengono a rallentare il corpo: si spezzano i rami e le
costole del malcapitato che perde così velocità.
Per un impatto sul suolo nudo...boh, non so che dire.

Saluti
Moonself
andreij
2005-06-11 22:54:19 UTC
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Post by Giulio Severini
Ho letto una volta di un tizio caduto da 1000 mt di altezza,
precipitato su un albero, finito fratturato ma VIVO.
ehm....fonte?
Post by Giulio Severini
E ne ho letti altri di casi come questo. Mi chiedo dunque: qual è
l'altezza massima da cui un corpo umano può cadere in caduta libera
con possibilità di sopravvivenza prendendo come riferimento del punto
di impatto la terra comune e un individuo perfettamente sano e anche
bello robusto?
Grazie :)
C'è poca fisica nella mia risposta, ma credo che sia una risposta ugualmente
onesta: dipende essenzialmente da come impatta. Gli organi vitali sono
protetti in maniera differente nei vari distretti corporei. Il cervello ha
una teca ossea, il cuore e i polmoni hanno la gabbia toracica. Senza
contare gli effetti secondari della caduta :puoi sopravvivere alla caduta
(ma 1000 metri sono veramente tanti e dubito fortemente che sia il caso di
parlrne) ma se una scheggia ossea ti perfora un'arteria...
Le realtà fisiche hanno in genere una struttura omogenea. La strtuttura del
corpo umano, ma in genere le strutture biologiche, sono costituite invece da
vari tessuti di varia cosistenza. Si va da organi leggeri e resistenti quali
le ossa a tessuti molli ed elastici come i connettivi... Nell'impatto si ha
un diverso assorbimento dell'energia e dunque un danno differente...
Sono certo che ponendo la domanda in termini più precisi ...


ciao

andreij
David
2005-06-12 08:05:22 UTC
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Calcolando che la velocità limite è di circa 200 Km/h. Ti direi che un
uomo perfettamente sano, allenato e che "sappia cadere" potrebbe
sopravvivere cascando da qualsiasi altezza. Il potrebbe è però un
potrebbe... dove la probabilità è moooolto piccola...
Mino Saccone
2005-06-17 12:05:14 UTC
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Post by David
Calcolando che la velocità limite è di circa 200 Km/h. Ti direi che un
uomo perfettamente sano, allenato e che "sappia cadere" potrebbe
sopravvivere cascando da qualsiasi altezza. Il potrebbe è però un
potrebbe... dove la probabilità è moooolto piccola...
a 200 km/h diciamo 60 m/s

ipotizzando una resistenza massima dello scheletro e muscolatura bene
allenati a 5g, lo spazio di frenata e' di circa 40 m.

Il nostro precipitante dovrebbe atterrare su un tappeto resistente capace di
fornire quella decelerazione media per una elongazione di 40 m.

Deve essere piu' o meno quello che e' successo ai pochissimi sopravvissuti
quando sono stati frenati dalle fronde di un'albero.
Questo albero doveva essere quindi molto alto (40 e oltre m appunto!),
fronzuto q.b. per fornire a un uomo la decelerazione di alcuni g, non avere
grossi rami che avrebbero spezzato in due il poveretto, insomma un bel colpo
di fortuna!!!

Saluti

Mino Saccone
Giuseppe De Micheli
2005-06-17 14:23:10 UTC
Permalink
Post by Mino Saccone
Il nostro precipitante dovrebbe atterrare su un tappeto resistente capace di
fornire quella decelerazione media per una elongazione di 40 m.
Deve essere piu' o meno quello che e' successo ai pochissimi sopravvissuti
quando sono stati frenati dalle fronde di un'albero.
Questo albero doveva essere quindi molto alto (40 e oltre m appunto!),
fronzuto q.b. per fornire a un uomo la decelerazione di alcuni g, non avere
grossi rami che avrebbero spezzato in due il poveretto, insomma un bel colpo
di fortuna!!!
Ho un impreciso ricordo di un articolo di Selezione del reader's Digest
degli anni '60 riguardo un aviatore americano che *atterrò* senza paracadute
su un pendio ricoperto di alberi innevati. Si determinò così un angolo di
impatto molto lontano dalla verticale (pare anche che la sua discesa fosse
planata, e non a candela, per via di non so quale effetto provocato dal suo
giaccone).

Scusate le imprecisioni, ma il ricordo è veramente piuttosto sbiadito.

G. De M.
Stefano Gemma
2005-06-18 07:41:28 UTC
Permalink
"Mino Saccone" <***@eidosmedia.com> ha scritto nel messaggio news:d8ue5f$icb$***@domitilla.aioe.org...
[...]
Post by Mino Saccone
ipotizzando una resistenza massima dello scheletro e muscolatura bene
allenati a 5g, lo spazio di frenata e' di circa 40 m.
[...]

Mha... forse devi ipotizzare un valore più alto. Tieni conto che le
ossa, spezzandosi (che dolore!) assorbono anch'esse parte dell'energia.
Inoltre, una parte del moto di "caduta" si può trasformare in rotazione, se
prendi un ramo non in pieno. Un po' come fanno gli stunt-man, che, cadendo,
cercano di rotolare. Se, per ipotesi, riesci a prendere tutti i rami
alternativamente con la testa e con i piedi, le varie rotazioni e "contro
rotazioni" annulleranno buona parte dell'energia cinetica... ma avrai un
gran mal di testa... e non potrai camminare diritto, per un bel po' ;)))

Stefano
UoScAr
2005-06-19 14:16:48 UTC
Permalink
Mentre ruttavo fragorosamente, nel lontano Fri, 17 Jun 2005 14:05:14
Post by Mino Saccone
Post by David
sopravvivere cascando da qualsiasi altezza. Il potrebbe è però un
potrebbe... dove la probabilità è moooolto piccola...
a 200 km/h diciamo 60 m/s
ipotizzando una resistenza massima dello scheletro e muscolatura bene
allenati a 5g, lo spazio di frenata e' di circa 40 m.
Scusami se intervengo... da non-fisico :)
Durante gli incidenti automobilistici si possono avere accelerazioni
di decine di g sul corpo... ed uscirne malandati ma vivi, che e'
quello che mi pare di capire che e' capitato a questi
"disgraziati-fortunati"...
in incidenti in gare automobilistiche, se la memoria non m'inganna, ci
sono stati sopravvissuti ad accelerazioni di 80g (persone pero' ben
allenate).
Tra l'altro, una frenata di una F1 e' gia' prossima ai 4g medi, con
punte superiori :)

ponendo un limite di 20g, da 60m/" "basterebbero" 9 metri (sbaglio
conti?)

Ciao!
--
29,101,Imola. | http://www.idanet.net
Oscar M. AKA UoScAr. | http://lhcathome.cern.ch
Opel Corsa C 3p 1.7CDTI SporC. | http://thedarkestmirror.splinder.com
Opel Corsa B 1.5TD "Il Reattore". | Proud Member of OMC.
Mino Saccone
2005-06-20 14:07:08 UTC
Permalink
Post by UoScAr
Mentre ruttavo fragorosamente, nel lontano Fri, 17 Jun 2005 14:05:14
Post by Mino Saccone
Post by David
sopravvivere cascando da qualsiasi altezza. Il potrebbe è però un
potrebbe... dove la probabilità è moooolto piccola...
a 200 km/h diciamo 60 m/s
ipotizzando una resistenza massima dello scheletro e muscolatura bene
allenati a 5g, lo spazio di frenata e' di circa 40 m.
Scusami se intervengo... da non-fisico :)
Durante gli incidenti automobilistici si possono avere accelerazioni
di decine di g sul corpo... ed uscirne malandati ma vivi, che e'
quello che mi pare di capire che e' capitato a questi
"disgraziati-fortunati"...
in incidenti in gare automobilistiche, se la memoria non m'inganna, ci
sono stati sopravvissuti ad accelerazioni di 80g (persone pero' ben
allenate).
Tra l'altro, una frenata di una F1 e' gia' prossima ai 4g medi, con
punte superiori :)
ponendo un limite di 20g, da 60m/" "basterebbero" 9 metri (sbaglio
conti?)
Non sbagli sui 9 metri anche se continuo a dubitare che si possano
sopportare 20 gsenza grossi danni.

Andando a memoria, mi pare di ricordare che il bacino umano si rompa a circa
mezza tonnellata e non penso che le altre ossa possano reggere molto di
piu'.
Questo valore implica un'accelerazione inferiore ai 10 g che, sempre se non
ricordo male, e' quella che un pilota di aereo riesce a sopportare con tuta
anti-G.

Naturalmente non e' detto che, superando questi valori, ci sia certezza di
morte. Probabilmente si subiscono fratture piu' o meno gravi anche a seconda
delle modalita' di impatto (picchiare di testa credo sia molto diverso dal
picchiare di piedi).

Se qualcuno ricorda dati piu' precisi...

Saluti

Mino Saccone
UoScAr
2005-06-21 00:03:36 UTC
Permalink
Mentre ruttavo fragorosamente, nel lontano Mon, 20 Jun 2005 16:07:08
Post by Mino Saccone
Post by UoScAr
sono stati sopravvissuti ad accelerazioni di 80g (persone pero' ben
allenate).
ponendo un limite di 20g, da 60m/" "basterebbero" 9 metri (sbaglio
conti?)
Non sbagli sui 9 metri anche se continuo a dubitare che si possano
sopportare 20 gsenza grossi danni.
20 g continuativi, impossibile credo :) dipende anche dal tempo in cui
si sopportano le accelerazioni..
http://www.euroncap.com/downloads/test_procedures/area_3/event_6/EuroNCAP%20Assessment%20Protocol%20V4.1.pdf

la euroncap ha dati statistici... entro i 3ms si sopportano, se leggo
bene, accelerazioni di 70g con un rischio di 5% di morte, 88g con
rischio 20%..

Poi come dici tu, dipendera' anche dalla parte del corpo che subisce
queste accelerazioni.. sul link di prima si parla di coppie torcenti e
di forze massime da applicare alle varie ossa per spezzarle e cosi'
via..

volevo chiederti una cosa, prendendo un'auto che urta un oggetto
indeformabile a circa 15m/", considerando che lo spazio di arresto non
sara' molto, diciamo circa un metro o poco piu' (dopo l'asse anteriore
la macchina non si deforma molto) e forse aggiungendo un mezzo metro
di spostamento del corpo (ammettendo che si rompa le gambe, visto che
sono solidali o quasi col veicolo), avra' una decelerazione media di
15.3g (sbaglio? l'ora tarda e la mia scarsa preparazione....) alla
testa... e direi che pur essendo un urto estrememente duro, non
dovrebbe essere fatale nella maggior parte dei casi... :)
Post by Mino Saccone
Se qualcuno ricorda dati piu' precisi...
Spero di aver dato un piccolo contributo... ed ovviamente mi rimetto
alla cultura di chi ne sa di piu', sperando di imparare :)

Ciao!
--
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Mino Saccone
2005-06-21 12:05:28 UTC
Permalink
Grazie per la interessante fonte di dati euroncap
Post by UoScAr
volevo chiederti una cosa, prendendo un'auto che urta un oggetto
indeformabile a circa 15m/", considerando che lo spazio di arresto non
sara' molto, diciamo circa un metro o poco piu' (dopo l'asse anteriore
la macchina non si deforma molto) e forse aggiungendo un mezzo metro
di spostamento del corpo (ammettendo che si rompa le gambe, visto che
sono solidali o quasi col veicolo), avra' una decelerazione media di
15.3g (sbaglio? l'ora tarda e la mia scarsa preparazione....) alla
testa... e direi che pur essendo un urto estrememente duro, non
dovrebbe essere fatale nella maggior parte dei casi... :)
L'accelerazione media sara':

am = v^2/2s

quindi 15^2/2 = 112 m/s^2

pari a circa 11,5 g

Si' siamo intorno a poco piu' di 40 km/h dove, con cinture e airbag, credo
si salvino quasi tutti


Saluti

Mino Saccone

Ripley
2005-06-17 13:25:37 UTC
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Ma non interviene anche l'energia potenziale trasformata in energia
cinetica e liberata di botto? E' possibile fare questo calcolo? Io so
che durante un lancio Halo (High Altitude Low Opening) i paracadutisti
raggiungono quasi i 400 km/h. Quanto pesa un corpo umano a quella
velocità? E quanta energia libera impattando al suolo?
in che senso pesa?

se la velocità è costante non c'è alcuna differenza di peso...

oppure ti riferisci alla massa? Non è che vogliamo tirar fuori la relatività
:-) ?
Mino Saccone
2005-06-14 06:15:13 UTC
Permalink
Post by Giulio Severini
Ho letto una volta di un tizio caduto da 1000 mt di altezza,
precipitato su un albero, finito fratturato ma VIVO.
Pare proprio di si'. Ne avevo gia' sentito parlare... date un'occhiata qui:

http://www.greenharbor.com/fffolder/ffallers.html

Saluti

Mino Saccone
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