Discussione:
La forza "netta"
(troppo vecchio per rispondere)
Luigi Fortunati
2018-07-27 14:11:05 UTC
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Fisso al soffitto un'estremità della molla e appendo un corpo all'altra
estremità.

Il punto di contatto (tra la molla e il corpo) prende ad accelerare
verso il basso, poi decelera, poi si ferma e poi torna ad accelerare
verso l'alto, iniziando così un moto oscillatorio continuo, sinonimo di
accelerazione variabile che (a norma del secondo principio F=ma)
richiede la presenza (nel punto di contatto) di una forza netta
continuamente variabile (aumenta, diminuisce, cambia verso, torna ad
aumentare e così di seguito senza interruzioni).

Poiché le uniche due forze agenti in quel punto sono la gravità e la
tensione della molla, è corretto affermare che l'oscillazione è dovuta
alla variabilità della risultante (nel punto di contatto) tra l'azione
della forza-peso (da una parte) e la reazione della tensione della
molla (dall'altra)?
--
- Luigi Fortunati
frengo
2018-07-29 00:28:03 UTC
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Post by Luigi Fortunati
Fisso al soffitto un'estremità della molla e appendo un corpo all'altra
estremità.
Il punto di contatto (tra la molla e il corpo) prende ad accelerare
verso il basso, poi decelera, poi si ferma e poi torna ad accelerare
verso l'alto, iniziando così un moto oscillatorio continuo, sinonimo di
accelerazione variabile che (a norma del secondo principio F=ma)
richiede la presenza (nel punto di contatto) di una forza netta
continuamente variabile (aumenta, diminuisce, cambia verso, torna ad
aumentare e così di seguito senza interruzioni).
Poiché le uniche due forze agenti in quel punto sono la gravità e la
tensione della molla, è corretto affermare che l'oscillazione è dovuta
alla variabilità della risultante (nel punto di contatto) tra l'azione
della forza-peso (da una parte) e la reazione della tensione della molla
(dall'altra)?
In primo luogo a me personalmente non pare corretto dire che le forze
agiscono "sul punto di contatto", le forze al limite agiscono sul corpo.
E sono la forza peso, e la forza della molla (il fatto che tu la chiami
"reazione" mi fa gia' capire dove tu voglia andare a parare, ma quella
e' una forza come un'altra.)


frengo
Luigi Fortunati
2018-07-29 10:59:54 UTC
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Post by frengo
In primo luogo a me personalmente non pare corretto dire che le forze
agiscono "sul punto di contatto", le forze al limite agiscono sul corpo.
E quale sarebbe il "punto d'applicazione" della forza che il corpo
esercita sulla molla e di quella che la molla esercita sul corpo?
Post by frengo
E sono la forza peso, e la forza della molla (il fatto che tu la chiami
"reazione" mi fa gia' capire dove tu voglia andare a parare, ma quella e' una
forza come un'altra.)
Ci sono tre forze.

C'è la tensione della molla M che varia continuamente.

C'è la forza-peso P (sostanzialmente costante) che la gravità esercita
sul corpo.

E c'è la forza C che il corpo esercita sulla molla (per la precisione,
sulla sua estremità inferiore).

Entrambe le forze P e C dipendono dalla gravità, infatti in sua assenza
non ci sarebbe P e non ci sarebbe neanche C.

Però, pur dipendendo dalla stessa causa, le due forze P e C non sono
necessariamente uguali tra loro, anzi, normalmente non lo sono (sono
uguali solo quando la molla è ferma).

E non potrebbe essere diversamente dato che la forza P è (praticamente)
costante, mentre la forza C varia in continuazione.

Nel punto di contatto (il punto dove appendiamo il corpo alla molla) le
due forze che si confrontano sono C (diretta verso il basso) ed M
(diretta verso l'alto).

Ma se le forze C ed M fossero SEMPRE uguali e contrarie tra loro, la
loro risultante sarebbe sempre zero, e allora mancherebbe la forza
"netta" che l'accelerazione dell'oscillazione ci dice essere
necessaria.
--
- Luigi Fortunati
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