Franco
Post by FrancoOmega
Post by OmegaAltro è una correlazione a certe condizioni - e quindi per nulla
giustificabile formalmente ma solo empirica e "circostanziale"
Calcolare le prestazioni di una antenna usando l'elettromagnetismo di
Maxwell a me non sembra una cosa empirica e circostanziale.
Le prestazioni nominali di un'antenna si misurano - ovviamente usando
l'elettromagnetismo (altrimenti con che cosa? :)) - in condizioni ben
definite dalla normativa, in genere in luoghi progettati e certificati
allo scopo, chiamati genericamente 'camere anecoiche' che simulano il
campo libero (con parametri atmosferici controllati e schermature adatte
a evitare ogni interferenza). Generatori e ricevitori sono rigorosamente
standard e ovviamente certificati.
Se non verificate in queste condizioni, le prestazioni non sono quelle
nominali ma sono locali e accidentali, e quindi evidentemente empiriche,
ma non in senso buono :)
Post by FrancoL'antenna e`
un trasduttore fra campo em e grandezze elettriche, il cui coefficiente
di trasduzione e` calcolato con Maxwell. Dov'e` l'empirismo?
Sempre nel metodo di misura. L'antenna è (ovviamente) un trasduttore ma
non affatto genericamente "del campo": è trasduttore del campo locale,
indipendentemente da come è generato e soprattutto dall'uniformità del
campo, cioè dalla forma del campo in una sua sezione significativa
normale all'antenna.
La potenza che quindi si ricava in tal caso dai paramentri elettrici del
trasduttore è una potenza riferita a tale campo locale (alla sua forma),
che se non è quello standard può essere qualunque e quindi può falsare
del tutto l'interpretazione delle prestazioni del trasduttore stesso.
Per fortuna le misure sui tetti sono in campo semi-libero (in assenza
di ostacoli alti), quindi "qualcosa" dicono, ma non sono certo adatte a
definire le prestazioni nominali del trasduttore o a confermarle. Queste
ultime vanno eseguite nelle condizioni standard che ho descritto, che
danno risultati verificabili e ripetibili in quanto standard
(internazionali) - e che quindi possono essere scritti in targa (cioè
legalmente validi).
Post by FrancoE per fortuna che e` cosi`, perche' tutte le volte che si fanno misure
di compatibilita` elettromagnetica si usa appunto questo legame fra
campo e potenza ricevuta.
Legame non formale, cioè solo corrispondenza _in_quelle_condizioni_standard.
Solo misure in campo libero (vero o simulato) hanno senso, come dicevo
qui sopra. (Il che, per inciso, vale anche per la meno impegnativa
acustica.)
Post by FrancoAltrimenti come fai a misurare il campo elettrico generato ad esempio da
un telefonino?
In camera anecoica, altrimenti che cosa si garantisce a chi? Non parlo
del pubblico, che mediamente si beve tutto quello che dicono i
costruttori, ma parlo dei tecnici del settore che lavorano in laboratori
indipendenti e certificati, e che sono in grado di verificare le
dichiarazioni dei costruttori.
Comunque resta il fatto che una conversione fra i watt (seppure
logaritmizzati) e i volt/metro proprio formalmente non si può fare.
Empiricamente si può stabilire una corrispondenza, certo.
Ma una corrispondenza *non è* una conversione.
Quando si montano gli impianti, anche solo condominiali, quelli che
valgono sono i valori nominali dei trasduttori e dei
ricevitori/demodulatori, cioè i valori misurati in laboratorio
certificato. Dati che ci devono essere.
E se spesso gli antennisti si devono arrabattare per ottenere risultati
decenti è per le ragioni che ho detto: altro è il comportamento del
sistema in condizioni standard e altro sul mio tetto su cui c'è una
selva di antenne e di elementi metallici che riflettono di tutto, anche
le parolacce :)
Saluti